MATUÉ
Il nome trae origine dal lessico pantesco che indicava il vecchio telaio che usavano le nostre nonne per tessere tappeti, teli e tende.
Il matuè, era la parte di legno, oggi chiamata navetta o pettine, che serviva a costruire la trama del tessuto, spingendo i fili tra di essi. Senza questa parte del telaio, non sarebbe possibile andare a costruire la trama solida che porta poi alla finitura del tessuto; la stessa cosa vale con le radici e i lasciti dei nostri avi. Senza il loro impegno, il lavoro e la loro fatica, non avremmo adesso, gli strumenti che ci permettono di raccontare il territorio e la storia. È un vino di storia e di famiglia.
Colore leggermente paglierino con riflessi verdognoli, si presenta con un perlage finissimo che genera un elegante spuma. Il gusto è molto complesso, salato e persistente e il sorso lascia la bocca fresca, acidula e piacevolmente pulita con un finale vibrante. Al naso giungono sentori di frutta tipica dello zibibbo che nel nostro microclima aziendale esprime profumi di zagara, agrumi e note iodate.
Vinificazione
Pressatura soffice con estrazione del solo mosto fiore che fermenta ad una temperatura di 12° per circa 3 settimane.
Rifermentazione in bottiglia ad una temperatura di 16°C, per circa 2 mesi e successiva affinamento nelle bottiglie accatastate per almeno 55 mesi. La sboccatura sarà la fine di questa lunga gestazione assieme al tanto atteso imbottigliamento dopo il quale il prodotto finito continuo un affinamento di almeno 6 mesi.
Abbinamenti
È un vino che si presta per un aperitivo in compagnia o ad accompagnare un intero pasto, dal pesce, alle verdure o ai formaggi.